Pratica forense

LEGGE 31 dicembre 2012, n. 247 artt. da 40 a 44 – Contenuti e modalità di svolgimento del tirocinio.

Struttura della pratica forense

18 mesi suddivisi in 3 semestri. Decorsi 6 mesi dall’iscrizione all’albo dei praticanti (la prima data all’interno del libretto). Il libretto e il foglio delle udienze possono essere consegnati entro 30 giorni dalla predetta scadenza.

Documenti da consegnare alla conclusione di ogni semestre:

  1. Libretto pratica compilato come di seguito indicato;
  2. Allegazione di n.2 questioni giuridiche di maggior interesse;
  3. Foglio delle udienze compilato come di seguito indicato.

1) Compilazione libretto pratica

Indicare almeno 10 atti a cui si è partecipato alla redazione. Possone essere svolti atti di qualsiasi genere (diritto civile, penale, amministrativo, tributario etc …)

All’interno della voce “oggetto” indicare la materia giuridica trattata (a mero titoli esemplificativo: recupero credito, diritto di famiglia, risarcimento danno etc…). Alla voce “atto” deve essere indicato l’atto giuridico predisposto che può essere stragiudiziale come giudiziale (a mero titoli esemplificativo: diffida, atto di messa in mora, ricorso per decreto ingiuntivo, comparsa conclusionale, etc … )

2) Questioni giuridiche di maggior interesse

Cosa è richiesto? La trattazione di un caso pratico occorso durante il semestre di pratica ad esempio una ricerca o approfondimento svolto per il dominus

Quanto scrivere? 3/4 pagine di uso bollo, non di più. Non è né una tesi di laurea né un articolo da rivista

Su quale argomento scrivere? A piacere, deve essere solo una questione giuridica interessante, poco importa che sia di diritto sostanziale o processuale, di diritto civile o penale o amministrativo.

Come redigere un parere? la struttura tipica di un parere è suddivisa in: FATTO, DIRITTO, esame GIURISPRUDENZA e CONCLUSIONI. In particolare per il FATTO si intende l’esposizione del quesito pratico richiesto dal Cliente; nella pratica il riassunto della problematica che verrà affrontata nel corso del parere (N.B. il caso deve essere reso anonimo); DIRITTO Il sintetico esame degli istituti giuridici che possono riguardare il caso pratico appena esposto; GIURISPRUDENZA Approfondimento dell’istituto con esame della giurisprudenza relativa e più pertinente al caso pratico; evitare citazione pedissequa tra virgolette, ma cercare di sintetizzare il pensiero della sentenza, BENE la citazione tra parentesi del riferimento giurisprudenziale; CONCLUSIONI Il cuore del parere, ovvero il “consiglio” che viene dato al Cliente a seguito dell’esame giuridico svolto; le conclusioni devono essere bene argomentate, sintetizzare il ragionamento giuridico e fornire il parere sul caso al Cliente.

3) Compilazione foglio delle udienze

Quante udienze? Il praticante deve partecipare ad almeno 20 udienze. NON sono VALIDE le udienze senza attività processuale, il cosiddetto “mero rinvio”. Si possono prendere al massimo 2 udienze al giorno e, in generale, le 20 udienze semestrali devono essere distribuite in modo uniforme nel semestre.

Quali udienze? massimo 5 a semestre G.d.P.; civile SOLO quelle in cui il dominus è in delega (NO domiciliatario); penali qualsiasi ed il dominus non deve essere in delega; oltre a ciò tutte ud. tributarie, amministr. cass. etc … di qualsiasi giudice italiano.

Ultimo aggiornamento il 29 Marzo, 2024 alle 09:21